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I SIMBOLI NELLE LITURGIE – AGG. IRC 2^ edizione
2 Marzo, 2024 | 08:30 - 12:30
€20Simbolo: definizione e problematicità del concetto attraverso esempi concreti, sia nel linguaggio comune che nell’esperienza liturgica. Che cos’è il linguaggio simbolico e che cosa sono le azioni celebrative. Il linguaggio simbolico come opportunità di “far parlare” gli oggetti. La narrazione biblica come radice dell’iniziazione al simbolo cristiano e della preghiera liturgica.
Obiettivi
che cosa si intende quando si parla di simbolo, che cosa lo differenzia dal linguaggio comune, come è possibile la comprensione del livello simbolico nel parlare e agire dell’uomo:
-La stretta relazione tra linguaggio simbolico e azione rituale e il concetto di evento;
-L’iniziazione al linguaggio simbolico come educazione al senso della comunità;
-La narrazione del testo biblico;
Destrutturazione di alcuni testi/azioni liturgiche. Il Preconio pasquale e la benedizione dell’acqua lustrale, analizzati a partire dalle narrazioni implicite: l’Agnello, l’acqua del Mar Rosso, la colonna di fuoco e il cero pasquale, la nube e l’incenso, le api e il cero; l’acqua del diluvio, l’acqua del battesimo di Gesù. La liturgia eucaristica: il pane come cibo necessario costituito dal frumento che viene dalla terra, impastato con l’acqua, cotto con l’aria calda prodotta dal fuoco; il vino come bevanda della festa fatto pigiando l’uva e messo a invecchiare. La preghiera eucaristica come un pranzo di festa di un bisnonno/a in cui ci si riunisce insieme, lo/la si ringrazia per il dono della vita che permette a tutti di essere tra i partecipanti, si esalta tutto ciò che di bello ha fatto nella sua vita raccontandola finché si mangia e ogni tanto si sollevano i calici per brindare; gli si chiede di benedire i presenti affinché possano vivere a lungo e fare le medesime cose belle che lui/lei ha fatto; si ricordano coloro che non hanno potuto essere presenti perché sono lontani e coloro che sono già in Cielo.
Finalità: per i partecipanti, la finalità è quella di apprezzare lo spessore e il valore del “simbolo” oltre e al di là di quanto non sia comunemente inteso. L’apprezzamento del simbolo nel suo pieno valore permetterà quindi di riconoscere i vettori di socializzazione e di coesione e di favorire un pensiero, autonomo, originale, libero e creativo nei bambini. In modo particolare, gli insegnanti saranno in grado di offrire un percorso propedeutico all’esperienza simbolica quando i bambini, giunti alla capacità del pensiero astratto, potranno apprezzare e scoprire – attingendo al patrimonio di immagini bibliche che è stato loro trasmesso – il potenziale simbolico della parola, dell’azione e degli oggetti.
I partecipanti acquisiranno inoltre la competenza della narrazione come esperienza di condivisione del vissuto e delle emozioni per l’apertura al senso della comunità.
CREDITI FORMATIVI (entrambe le Diocesi richiedono una frequenza di almeno il 90% del monte ore):
– Diocesi di Vicenza n. 4 crediti
– Diocesi di Padova n. 4 crediti