Fism di Vicenza e di Padova si sono unite nella società “Fism Veneto Servizi”

Fism di Vicenza e di Padova si sono unite nella società “Fism Veneto servizi” Materne e nidi cattolici in rete «Così si ottimizza la gestione»

L’ente offrirà alle scuole servizi amministrativi, gestionali e contabili

Scuole dell’infanzia cattoliche, la gestione finisce in rete. È la svolta che segna l’esordio del nuovo anno per i nidi e le materne paritarie della Fism, una realtà di 172 scuole sparse  in tutta la provincia vicentina per un totale di circa 13 mila bambini iscritti da zero a sei anni. Numeri che, negli ultimi tempi, hanno subìto una flessione per effetto del calo demografico, ma che restano comunque alti e richiedono un’amministrazione attenta, un costante rapporto con le diocesi, un aggiornamento continuo sulle norme che regolano il sistema scolastico paritario.

Nasce da questa complessità l’accordo sottoscritto dalle Fism di Vicenza e di Padova, che si sono unite in una società denominata “Fism Veneto servizi” interamente dedicata alle materne e ai nidi associati. «Un battesimo necessario – spiega la presidente della nuova società oltre che
della Fism di Vicenza, Milena Baghin – per offrire alle scuole servizi amministrativi, gestionali e contabili sempre più specializzati e attenti a tutte le richieste. L’evoluzione che le paritarie stanno subendo a livello nazionale e locale ci hanno spinti a pensare ad una consulenza che possa sostenere e rasserenare i legali rappresentanti, sia parroci che laici, che amministrano le scuole dell’infanzia paritarie, in un orizzonte di qualità ed economicità». A spingere in direzione di una rete tra le realtà di Vicenza e di Padova ha contribuito anche la riorganizzazione delle parrocchie che pesa non poco sulle spalle dei sacerdoti. «I parroci si ritrovano a gestire da soli due o anche tre comunità e di conseguenza anche un numero maggiore di realtà scolastiche, ognuna con le proprie problematiche – prosegue Baghin -. Questo moltiplica gli oneri e distoglie i religiosi dal loro ruolo. In molti negli ultimi tempi hanno manifestato stanchezza e hanno espresso un disagio che come Fism non potevamo ignorare». A complicare le cose ci si mettono anche i rapporti con diocesi diverse, dal momento che non tutte le scuole della provincia rientrano nella diocesi di Vicenza. Le materne Fism di Thiene, Zanè, Grisignano, Piovene Rocchette, Fara, dell’Altopiano di Asiago e di tutta la Valsugana dipendono ad esempio da quella di Padova con la quale il confronto è necessario e costante. «Una gestione unica avrà ricadute positive sulle singole realtà», fa presente Baghin.

La nuova società nel cui consiglio di amministrazione, oltre alla presidente, siedono anche Mirco Cecchinato, Loris Volebole, Claudio Piron di Fism Padova e Nicolò Franzoia di Fism Vicenza, fornirà servizi contabili, si occuperà dei contratti del personale docente e di quello ausiliario, di formazione professionale e di welfare in un momento delicato in cui la crisi economica e quella delle nascite si fanno sentire pesantemente e minano la sopravvivenza stessa delle scuole. Anche se, precisa la presidente Fism, «nei nidi c’è stata una ripresa in termini di iscritti grazie al bonus bebè attraverso il quale viene erogato alle famiglie un contributo di circa 1.600 euro l’anno». Sono invece maggiormente in sofferenza le scuole dell’infanzia, con l’inevitabile chiusura di un paio di plessi ogni anno. Gli ultimi sono stati in Riviera Berica e a Rossano Veneto dove la scuola dell’infanzia paritaria si è fusa con la statale.